Una nuova indagine mette in evidenza la contaminazione del riso da pesticidi e microtossine: i risultati dei test.
Presentissimo nella dieta orientale, ma anche in molti paesi europei (che lo usano al posto della nostra pasta), il riso è uno degli alimenti più consumati sul pianeta, oltre che una fonte di sostentamento per l’essere umano ormai da secoli e secoli.
Esistono diverse varietà di riso, con rispettive ricette: di fatto, in cucina può essere utilizzato in tantissimi modi diversi, garantendo tanti benefici e nutrimento. Inutile dire che, proprio per questo, l’alimento è presentissimo negli scaffali dei nostri supermercati, venduto da aziende e produttori diversi.
Recentemente, il riso è stato protagonista di una particolare indagine di Altroconsumo, che nello specifico ha analizzato la presenza di pesticine e microtossine nel riso Basmati, coltivato principalmente in India e Pakistan e ben noto per i suoi chicchi lunghi e sottili e un’aroma inconfondibile.
Come sottolineato anche da GreenMe, la nuova indagine effettuato da Altroconsumo ha fatto emergere un quadro piuttosto chiaro intorno al riso Basmati: tra giugno e settembre 2025, sono stati e analizzati in laboratorio diversi prodotti, quantificando la presenza di metalli pesanti come cadmio e arsenico, residui di pesticidi e microtossine come le aflatossine B1, B2, G1, G2, l’ocratossina A e il DON.
Nel test, è stata verificata l’effettiva corrispondenza fra la varietà dichiarata in etichetta e quella della confezione, l’umidità del chicco, la presenza di difetti e la completezza delle informazioni in etichetta. In linea generale, nessuno degli 8 prodotti testati (e in commercio) ha raggiunto una qualità accettabile, mentre in un caso le aflatossine superano addirittura i limiti imposti dalla legge; non buone notizie per chi è solito comprare e consumare il riso Basmati, viste anche le noti marche coinvolte.
Pubblicando i risultati dell’indagine, Altroconsumo invita a valutare anche alternative al consumo di Basmati, come ad esempio diverse varietà italiane aromatiche (Apollo, Fragrance o Iarim), molto simili per profumo e consistenza, ma coltivate in modo più controllato.
Apollo è una varietà italiana a chicco lungo, affusolato e aromatico, mentre Fragrance (sempre a chicco lunghi) è uno dei primi risi aromatici italiani. Per chi preferisse un’aroma intenso Iarim è perfetto e risulta ideale per insalate di riso, piatti internazionali o contorni.
Per prevenire la formazione di aflatossine e muffe, è importante anche conservare correttamente il riso in casa: come consigliato da Altroconsumo, le confezioni andrebbero conservate in luoghi asciutti, lontani da calore e umidità e magari, preferibilmente, in contenitori ermetici.