C’è la possibilità di chiedere il rimborso dei pedaggi autostradali dal 2026. Ecco quando e qual è il motivo.
Novità 2026, scatterà un rimborso per gli automobilisti al verificarsi di alcune circostanze in autostrada. Approfondiamo i dettagli di questa notizia che fa felici gli italiani soprattutto quelli che viaggiano spesso e i pendolari che ogni giorno per recarsi sul luogo di lavoro devono prendere l’autostrada.
Ogni giorno sulle autostrade italiane circolano circa 5 milioni di italiani. La Tangenziale di Napoli è tra le strade più trafficate in assoluto mentre l’Autostrada del Sole ha un flusso giornaliero di 60 mila veicoli. Un’alta percentuale sono camion e mezzi pesanti in generale, particolarmente interessata la A4 Brescia-Padova e Milano-Brescia. Per i viaggiatori e i pendolari prendere l’autostrada significa pagare un pedaggio.
Il costo varia in base al tratto e ai chilometri percorsi, in media la stima è di 7 centesimi a km per le auto a cui aggiungere l’IVA al 22%. I lavoratori alla fine del mese avranno una somma onerosa da versare per poter recarsi sul posto di lavoro. Fa rabbia dover decurtare lo stipendio per lavorare ma la vera arrabbiatura si prende quando a causa dei cantieri si creano lunghe file o a causa del traffico si ritarda a lavoro o bisogna partire molto prima del previsto.
La delibera 211/2025 è stata approvata dal Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Prevede che gli automobilisti possano di diritto chiedere un rimborso del pedaggio autostradale qualora capitino determinate circostanze. Dal 2026 gli interessati potranno recuperare la spesa in caso di ritardi legati ai cantieri (non quelli emergenziali) sui tratti in gestione ad Autostrade per l’Italia o al verificarsi di un blocco del traffico dovuto a incidenti, code, agenti atmosferici avversi e via dicendo.
Ogni concessione autostradale dovrà prevedere il diritto al rimborso e per quelle che già lo prevedono occorrerà procedere con l’aggiornamento entro il 1° giugno 2026 per il blocco dovuto ai cantieri in tratte gestite da un solo concessionario ed entro il 1° dicembre 2026 per tratte con la gestione di più concessionari.
Il diritto appartiene a tutti gli automobilisti che potranno chiedere il rimborso tramite un’applicazione apposita (in fase di creazione) oppure contattando numeri telefonici dedicati o siti web specifici.
I dettagli sono in fase di definizione e inizialmente il funzionamento verrà monitorato dall’Art fino al 31 dicembre 2027. Il valore del rimborso si calcolerà facendo riferimento alle tabelle approvate dalla delibera. L’importo varia a seconda della causa del ritardo, delle tempistiche e dei chilometri percorsi. In ogni caso la somma verrà accreditata al raggiungimento di 1 euro di rimborso.