Per+dimagrire+in+fretta+devi+camminare+in+questo+modo%3A+la+differenza+tra+velocit%C3%A0+e+resistenza
terrafermailfilmit
/per-dimagrire-in-fretta-devi-camminare-in-questo-modo-la-differenza-tra-velocita-e-resistenza-64/amp/
Lifestyle

Per dimagrire in fretta devi camminare in questo modo: la differenza tra velocità e resistenza

Scopri se per dimagrire è meglio camminare veloci oppure in modo più lento. Analizziamo pro e contro per aiutarti a scegliere il metodo adatto a te.

Dimagrire camminando è uno dei metodi più popolari, perché non richiede attrezzature, non mette troppa pressione sulle articolazioni ed è adatto praticamente a tutti. Basta un paio di scarpe comode e un po’ di buona volontà. Proprio per questo, ogni giorno migliaia di persone si chiedono quale sia il modo più efficace per ottenere risultati.

Per dimagrire in fretta devi camminare in questo modo: la differenza tra velocità e resistenza – terrafermailfilm.it

Ossia, è meglio camminare mezz’ora a passo veloce oppure dedicare un’ora a una camminata più tranquilla? La domanda sembra semplice, ma la risposta non lo è altrettanto. Alcuni giurano che sia l’intensità a fare la differenza, perché permette di bruciare più calorie in meno tempo. Altri sostengono invece che sia la durata a contare davvero. Perché un’attività più lunga porta il corpo a consumare più energia complessiva e risulta più facile da mantenere ogni giorno.

Camminare per dimagrire: è meglio 30 minuti veloci o un’ora lenta?

La camminata veloce è un’attività più impegnativa della semplice passeggiata, perché richiede di mantenere un ritmo che fa aumentare battito cardiaco e respirazione, pur permettendo ancora di parlare. In genere corrisponde a una velocità tra i 5,5 e i 6,5 km/h. Questo tipo di camminata offre vari benefici: brucia più calorie al minuto, attiva maggiormente il metabolismo e continua a far consumare energia anche nelle ore successive.

Camminare per dimagrire: è meglio 30 minuti veloci o un’ora lenta? – terrafermailfilm.it

Inoltre, rinforza muscoli delle gambe, cuore e polmoni, contribuendo a mantenere un metabolismo più attivo nel tempo. Non è però priva di limiti: può essere faticosa, difficile da svolgere ogni giorno e poco adatta a chi è sedentario o ha problemi articolari. In questi casi, è meglio iniziare con un ritmo più moderato.

La camminata lenta o moderata è il passo che usiamo normalmente durante la giornata, ma mantenuto in modo continuativo per almeno 45-60 minuti. Il suo grande vantaggio è che risulta molto facile da sostenere, anche per chi non è allenato o ha qualche chilo in più. Pur bruciando meno calorie al minuto rispetto alla camminata veloce, la maggiore durata permette spesso di ottenere un consumo totale simile, se non superiore.

Un’ora di camminata tranquilla può infatti portare a bruciare tra 200 e 300 calorie, un risultato notevole se ripetuto ogni giorno. Inoltre, questo tipo di movimento aumenta la NEAT, cioè il dispendio energetico quotidiano, elemento fondamentale per dimagrire in modo stabile. È anche un’attività sicura, con un rischio ridotto di infortuni, e può facilmente diventare un’abitudine piacevole, da svolgere ascoltando musica, podcast o in compagnia.

Stabilire quale camminata faccia dimagrire di più dipende soprattutto dalle tue esigenze. Se hai poco tempo e vuoi ottenere il massimo in pochi minuti, 30 minuti a passo veloce sono la scelta più efficace.

Se invece cerchi un’attività dolce, sostenibile e ripetibile ogni giorno, un’ora di camminata lenta offre risultati migliori nel lungo periodo. L’ideale sarebbe alternare entrambe le modalità, ricordando che la vera chiave del dimagrimento è la costanza.

Alessandra Buontempi