Bollo auto, ecco chi sono i nuovi esenti dal 2026: arrivano buone notizie per tanti proprietari di autoveicoli e motoveicoli immatricolati in Italia.
Tra le tante novità fiscali portate dal 2026 ci sono anche nuove esenzioni per quanto riguarda il bollo auto, la tassa che tutti conosciamo sul possesso di autoveicoli e motoveicoli immatricolati nel nostro paese. Di anno in anno, sono tantissimi i proprietari che versano, a livello regionale, questo tributo; il bollo può essere pagato anche online, purché appunto il proprietario adempia a questo compito.
Da diversi anni, la normativa prevede l’esenzione dal pagamento del tributo nel caso in cui ci fossero delle determinate circostanze: dal prossimo anno, l’esenzione totale della tassa di possesso dei veicoli si aprirà a nuovi parametri, estendendo di fatto la platea di beneficiari.
Una buona notizia che alleggerisce le tante spese automobilistiche, in cui rientrano non soltanto i costi del carburante e della manutenzione, ma anche quelli della revisione, del tagliando e soprattutto dell’assicurazione; ecco quali sono le novità e le nuove categorie esenti per il prossimo 2026.
Nuove esenzioni per il bollo auto 2026: si allarga la platea di beneficiari
Come ricordato dal sito hotelstazionereale.it, attualmente sono esenti dal pagamento del bollo auto le persone con disabilità (ai sensi della legge 104), i proprietari dei veicoli a emissioni zero (come le auto elettriche) e i veicoli storici (col chiaro intento di salvaguardare il patrimonio automobilistico del nostro paese).
A partire dal prossimo anno, con le nuove normative, la platea di beneficiari dell’esenzione diventerà però più ampia rispetto agli ultimi tempi. Tra i primi a beneficiare delle esenzioni, per il nuovo anno, saranno sicuramente i veicoli elettrici e ibridi (più modelli e categorie rientreranno nell’esenzione) ma anche altri mezzi considerati ecologici come i veicoli commerciali a basse emissioni e i caravan e camper attrezzati per disabili.
Per richiedere l’esenzione del bollo auto, è necessario compilare un modulo di richiesta e allegare la documentazione necessaria, in base alla tipologia del proprio veicolo; i requisiti possono essere verificati direttamente contattando l’ufficio del Comune di residenza o guardando i dettagli sul sito della Regione; in pochi passi, quindi, si può fare a meno di pagare una delle tasse relative all’automobile, di certo non la più dispendiosa in termini economici, ma comunque sempre un tributo da versare.
