Blocco del conto corrente: da gennaio scatterà un nuovo controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate

Il Fisco controlla ogni movimento sul conto corrente e da gennaio scatteranno verifiche ancora più stringenti.

I contribuenti hanno sempre più timore nel compiere operazioni sul conto corrente perché sanno che il Fisco potrebbe insospettirsi e avviare un accertamento. I controlli, però, non sono a caso. Scattano solo se le azioni compiute non rispettano le direttive fiscali su prelievi, versamenti, bonifici e via dicendo.

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Blocco del conto corrente: da gennaio scatterà un nuovo controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate (Terrafermailfilm.it)

Sul conto corrente depositiamo i nostri soldi ma questo non significa essere liberi di disporne come vogliamo. Il Fisco, infatti, è sempre in agguato e controlla i movimenti. L’obiettivo è lodevole, arginare il fenomeno dell’evasione fiscale e del riciclaggio di denaro. Il problema è che ci vanno di mezzo anche i piccoli e onesti contribuenti che per distrazione o inconsapevolezza commettono errori che per il Fisco sono campanelli d’allarme.

L’Agenzia delle Entrate ha gli strumenti di controllo giusti per effettuare verifiche e ora ha anche l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale per individuare gli evasori o i possibili evasori. In caso di dubbi chiederà delucidazioni e il contribuente avrà il dovere di fornire prove del fatto che le proprie azioni non sono illegali. Da gennaio si andrà oltre i controlli ai quali siamo abituati. Il Fisco punterà il mirino su un nuovo bersaglio.

Cosa controllerà il Fisco a partire da gennaio 2026

A gennaio 2026 entrerà in vigore una nuova normativa. I controlli dell’AdE puntano ad incrociare i dati bancari dei correntisti con informazioni finanziarie e fiscali aggiuntive per individuare gli evasori. Dal prossimo anno il Fisco metterà nel mirino i flussi finanziari, le transazioni internazionali, gli importi dei versamenti e grazie alla super anagrafe dei conti correnti sarà più facile avere nei dettagli le movimentazioni dei correntisti in modo tale da semplificare l’individuazione dei movimenti bancari sospetti.

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Cosa controllerà il Fisco a partire da gennaio 2026 (Terrafermailfilm.it)

Questo nuovo meccanismo prevederà che le banche siano più diligenti nel monitoraggio delle attività dei conti correnti. Il fine è aumentare il numero di segnalazioni delle operazioni “campanelli d’allarme” con conseguente blocco del conto per chi non rientra nei parametri normali. Nello specifico l’attenzione sarà posta principalmente sui versamenti di contanti oltre certe soglie, sui bonifici anomali verso o dall’estero senza chiare giustificazioni e sulle movimentazioni non in linea con il profilo del cliente.

Operazioni differenti da quelle solite, ad esempio, possono far scattare sospetti soprattutto se riguardano transizioni di somme di denaro. L’attenzione dei contribuenti, dunque, dovrà essere massima per evitare che il Fisco avvii un accertamento che potrebbe portare ad un blocco del conto corrente.

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